Nuova Nota sulla Patente a Crediti: cosa dice e dubbi normativi e operativi

Un esperto di sicurezza mentre studia il contenuto della Nuova Nota sulla Patente a Crediti

Recentemente il Coordinamento della Commissione Salute ha diffuso una nota indirizzata agli assessori e direttori generali della Salute delle Regioni e delle Province Autonome, oltre che alla Conferenza delle Regioni

La comunicazione, datata 23 dicembre 2024 e intitolata Prime indicazioni operative per le ASL, mira a chiarire l’applicazione della patente a crediti, introdotta con le modifiche all’art. 27 del D.Lgs. 81/2008 (come emendato dal DL 19/2024, convertito con la Legge 56/2024).

Sebbene l’intento fosse di fornire strumenti pratici per i Servizi di Medicina del Lavoro delle Aziende Sanitarie Locali, la nota ha generato diverse perplessità dal punto di vista normativo e operativo.

Cerchiamo di fare chiarezza, vendendo insieme cosa dice la nuova nota sulla patente a crediti e quali sono i dubbi normativi e operativi.

I punti salienti della nota datata 23 dicembre 2024 e i dubbi

La comunicazione del 23 dicembre 2024 su Prime indicazioni operative per le ASL è strutturata in tre sezioni principali, che affrontano rispettivamente i seguenti argomenti:

  1. ruolo delle ASL, portale informatico e disponibilità delle informazioni;
  2. provvedimento cautelare di sospensione della patente e scambio di informazioni;
  3. commissione territoriale recupero crediti.

I contenuti della comunicazione però hanno suscitato una certa perplessità tra gli addetti ai lavori, rispetto al reale supporto che possono fornire agli organi di vigilanza.

In particolare sembra emergere una contraddizione tra l’obiettivo dichiarato di agevolare i controlli e la complessità operativa effettiva, derivante dalla presunta necessità di strumenti digitali avanzati.

Cerchiamo di capire meglio la questione facendo prima il punto sugli obblighi normativi.

Gli obblighi normativi

Gli articoli 27 e 91 del D.Lgs. 81/2008 stabiliscono che:

  • imprese e lavoratori autonomi devono ottenere la patente a crediti per operare nei cantieri mobili o temporanei;
  • committenti e responsabili dei lavori sono obbligati a verificare che gli esecutori abbiano ottenuto la patente o abbiano presentato la relativa richiesta.

Questi obblighi mirano a garantire sicurezza e legalità nei cantieri, prevenendo rischi per i lavoratori e assicurando controlli sistematici.

La verifica da parte delle ASL: un passaggio semplice, ma che potrebbe complicarsi

Contrariamente a quanto suggerisce la nota, l’accertamento del possesso della patente non richiede strumenti complessi.

Gli ufficiali di polizia giudiziaria delle ASL possono richiedere direttamente l’esibizione della patente o della documentazione comprovante la richiesta.

La mancata esibizione costituisce una violazione immediatamente contestabile, senza necessità di accedere a portali come quello nell’INL o database simili.

Le ambiguità operative della nota del 23 dicembre

La comunicazione sembra attribuire un peso eccessivo alla presunta mancanza di strumenti digitali come ostacolo all’attuazione dei controlli, tuttavia ci sono una serie di considerazioni pratiche e giuridiche a riguardo:

  • la normativa attuale non condiziona i controlli alla disponibilità di strumenti informatici;
  • le ASL dispongono già dei poteri per richiedere la documentazione necessaria direttamente agli interessati;
  • la responsabilità di committenti e responsabili dei lavori è già chiaramente definita.

Le informazioni contenute nelle nuova nota sulla patente a crediti rischiano di dissuadere gli operatori delle ASL dall’effettuare controlli, creando un precedente pericoloso di inazione.

Rischio di omissione di atti d’ufficio

L’inerzia delle ASL nel contestare le violazioni potrebbe configurarsi come omissione di atti d’ufficio, punibile ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.

In tal caso, il sistema di sicurezza sul lavoro verrebbe gravemente compromesso, vanificando gli obiettivi della patente a crediti.

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