Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ha un ruolo di estrema importanza nel garantire l’applicazione delle norme di sicurezza all’interno di contesti lavorativi, compresi gli istituti scolastici. La sua attività si estende ben oltre la semplice attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi, coinvolgendo anche la pianificazione e il monitoraggio delle procedure per la salvaguardia della salute e del benessere del personale. Tra i suoi compiti rientrano la formazione continua dei lavoratori, la sensibilizzazione sui temi della sicurezza e la verifica costante dell’efficacia delle misure adottate, in modo da assicurare un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.
Chi è l’RSPP a scuola?
Nelle istituzioni scolastiche, analogamente a quanto avviene nel contesto aziendale per il datore di lavoro, la nomina dell’RSPP è un compito indelegabile che ricade direttamente sul Dirigente scolastico.
D’altro canto, l’RSPP svolge un ruolo determinante nella gestione della sicurezza all’interno degli edifici scolastici, collaborando strettamente con il DS per garantire la conformità alle normative vigenti.
Tra le sue responsabilità principali ricordiamo:
- monitorare le condizioni di sicurezza delle strutture;
- organizzare attività di formazione per il personale scolastico;
- coordinare l’implementazione dei protocolli di sicurezza.
La collaborazione dell’RSPP con figure chiave come il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e gli addetti alla gestione delle emergenze è, inoltre, essenziale per condurre una valutazione accurata dei rischi e redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio per tutte le scuole.
Cosa fa un RSPP nelle scuole? Quali sono i suoi compiti?
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) gioca un ruolo strategico nella definizione e nell’attuazione delle misure di sicurezza all’interno delle scuole. Tra le sue funzioni principali figura, infatti, la collaborazione nella pianificazione degli interventi necessari per garantire un ambiente sicuro e a norma, nonché l’immediata segnalazione di eventuali problemi o carenze all’ente preposto alla gestione degli edifici scolastici.
Lo stesso mantiene, inoltre, anche un rapporto costante con le autorità di controllo, supportandole durante le ispezioni e assicurando la disponibilità della documentazione attestante il rispetto delle leggi in materia di sicurezza.
Con quali figure collabora in ambito sicurezza?
All’interno degli istituti scolastici, l’RSPP non opera da solo, ma lavora in sinergia con diverse figure preposte alla sicurezza. Nello specifico, oltre al Dirigente scolastico, collabora con gli addetti alle emergenze, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP).
La gestione delle emergenze è affidata al personale antincendio e agli addetti al primo soccorso e all’evacuazione. La normativa di riferimento, il Decreto Legislativo 81/2008, non stabilisce un numero minimo di addetti, lasciando al Dirigente scolastico, all’RSPP e all’RLS il compito di decidere il numero adeguato. Generalmente, tuttavia, è preferibile selezionare queste figure tra il personale ATA, piuttosto che tra i docenti.
L’RLS, eletto dai lavoratori, ha il compito di vigilare sull’efficacia delle misure di sicurezza e sulla corretta applicazione del processo di valutazione dei rischi. Oltre a contribuire alla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), partecipa attivamente alla promozione di programmi di prevenzione, alla formazione del personale e alla gestione di casi di infortunio o malattie professionali, valutando anche i potenziali rischi futuri.
L’ASPP, nominato dal Dirigente scolastico, supporta l’RSPP nell’individuare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro. È responsabile dello sviluppo di procedure di sicurezza, progettando misure adeguate di prevenzione e controllo in relazione alle specifiche esigenze del contesto scolastico e delle risorse umane disponibili.

Quali sono le principali differenze tra RSPP e ASPP?
Nell’ambito della gestione della sicurezza aziendale, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) ricoprono ruoli distinti, ma complementari. Entrambe le figure sono fondamentali per garantire la conformità alle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro, seppur con compiti differenti.
L’RSPP ha la responsabilità di impostare e coordinare l’intero sistema di prevenzione dei rischi. Si occupa di sviluppare le politiche aziendali in materia di sicurezza, di valutare i rischi presenti nell’ambiente lavorativo e di definire le misure preventive necessarie. Il suo ruolo è principalmente strategico, dal momento che funge da collegamento tra il datore di lavoro, i lavoratori e le autorità di controllo.
L’ASPP, invece, ha un ruolo più operativo. È incaricato di implementare concretamente le misure di sicurezza decise dall’RSPP, verificando che le procedure siano seguite correttamente. Inoltre, si occupa di informare e formare i lavoratori sui rischi specifici, garantendo che siano pienamente consapevoli delle misure di prevenzione da adottare.
In situazioni di criticità, tuttavia, l’ASPP collabora con l’RSPP per individuare soluzioni tempestive ed efficaci. Ad ogni modo, per mantenere elevati standard di sicurezza, nonché per essere in linea con i cambiamenti normativi e tecnologici del settore, entrambe le figure devono seguire una formazione specifica e aggiornamenti periodici quinquennali.
Qual è il compenso per questo incarico?
Nelle istituzioni scolastiche, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) interno opera in base a un contratto di prestazione d’opera, percependo una retribuzione annuale che mediamente varia tra i 1.200 e i 2.000 euro. Si tratta, nel dettaglio, di un compenso omnicomprensivo che riflette le responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione dei rischi.
Diversamente, l’RSPP esterno, che spesso collabora con più istituti scolastici attraverso convenzioni specifiche, riceve un compenso più flessibile e generalmente più elevato. La sua remunerazione annuale, infatti, può oscillare tra i 3.000 e i 5.000 euro, a seconda dell’accordo e del numero di istituti con cui collabora.
Qual è la procedura per la nomina di un RSPP a Scuola?
Prima di approfondire le procedure di nomina dell’RSPP nelle scuole, è importante ricordare che – esattamente come avviene nel contesto aziendale con i datori di lavoro – il Dirigente scolastico ha la possibilità di assumere direttamente il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) qualora l’istituto conti meno di 200 dipendenti.
In alternativa, il DS può delegare l’incarico a un collaboratore interno, selezionando una figura già operante all’interno della scuola, oppure optare per un professionista esterno specializzato in sicurezza sul lavoro.
A chi spetta la designazione del RSPP?
La nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) nelle istituzioni scolastiche è una responsabilità diretta e non delegabile del Dirigente scolastico, che riveste il ruolo di datore di lavoro.
E, come abbiamo già evidenziato, è lo stesso DS a dover decidere se assumere personalmente questa funzione, delegarla a un collaboratore interno o affidarla a un esperto esterno. Ad ogni modo, la scelta dipende anche dalle dimensioni e dalle esigenze specifiche dell’istituto, ma in ogni caso il Dirigente rimane pur sempre responsabile dell’efficace gestione della sicurezza e della conformità alle normative in materia di salute e prevenzione.

Come avviene la nomina? Tutte le fasi dal bando all’incarico
L’articolo 32, comma 8, del D.Lgs. 81/2008 offre al Dirigente Scolastico (DS) la possibilità di delegare il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) a personale qualificato all’interno dell’istituto o, in alternativa, a personale di altre istituzioni scolastiche che sia disposto a operare su più plessi.
Inoltre, qualora non fosse disponibile personale interno, il comma 9 prevede la possibilità di ricorrere a un esperto esterno. In questo caso, gli istituti scolastici possono stipulare una convenzione con enti locali proprietari degli edifici o con soggetti qualificati nel settore della sicurezza sul lavoro.
Ad ogni modo, la nomina dell’RSPP non è un atto immediato: richiede l’avvio di un bando ufficiale che garantisca una selezione trasparente e rigorosa. Questo procedimento permette di scegliere un professionista con competenze adeguate, fondamentale per gestire correttamente le responsabilità legate alla sicurezza all’interno della scuola.
Sebbene l’affidamento a un esperto esterno sia spesso la scelta preferita, soprattutto in mancanza di risorse interne, il bando deve assicurare al DS la possibilità di selezionare il candidato non solo in base ai costi, ma anche alla preparazione tecnica e all’esperienza, aspetti decisivi per un ruolo così delicato.
Quale è la durata dell’incarico?
La normativa non fissa una durata prestabilita per l’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) in ambito scolastico. Di conseguenza, il periodo di incarico viene definito contrattualmente tra l’RSPP e l’istituzione scolastica.
Solitamente, però, il contratto prevede una durata annuale, con specifiche condizioni per il rinnovo o la cessazione dell’incarico. Ovviamente, questi termini variano in base agli accordi presi e possono essere adattati alle esigenze dell’istituto, per garantire una gestione flessibile e su misura delle attività di prevenzione e sicurezza.
Si può essere nominati RSPP esterni in diversi istituti scolastici?
Un professionista esterno può ricoprire il ruolo di RSPP per più istituti scolastici, a condizione che possieda i requisiti previsti dalla normativa vigente. Nel caso in cui il Dirigente Scolastico non riesca a individuare personale idoneo all’interno del proprio istituto o presso altre scuole, la normativa – in particolare l’articolo 32, comma 9, del D.Lgs. 81/2008 – consente di affidare tale funzione a un esperto esterno.
In questa circostanza, gruppi di istituti possono stipulare una convenzione per l’utilizzo condiviso di un RSPP esterno. Tuttavia, tale convenzione deve essere stabilita prioritariamente con gli enti locali proprietari degli edifici scolastici. Solo in mancanza di tale possibilità, è consentito rivolgersi a enti specializzati in salute e sicurezza sul lavoro o a liberi professionisti qualificati.
L’accordo tra gli istituti, disciplinato dalle previsioni normative, ha come scopo quello di garantire che la gestione della sicurezza avvenga in maniera centralizzata e conforme ai requisiti tecnici previsti, ottimizzando le risorse e assicurando un livello adeguato di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro scolastici.
Quali sono i requisiti?
Per assumere l’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) nelle scuole, i requisiti richiesti sono identici a quelli previsti per il medesimo ruolo all’interno delle aziende e, nello specifico, sono chiaramente delineati nell’articolo 32, comma 2, del D.Lgs. 81/2008:
- titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore;
- attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (da aggiornare ogni 5 anni).
I titoli di studio richiesti
Il ruolo di RSPP richiede come requisito minimo un diploma di istruzione secondaria superiore. Questo livello di istruzione rappresenta la base per poter accedere all’incarico, ma da solo non è sufficiente. È, infatti, necessaria anche una formazione specifica in materia di sicurezza sul lavoro da integrare con aggiornamenti periodici (ogni 5 anni), così come previsto dal D.Lgs. 81/2008.
Inoltre, l’RSPP deve possedere solide conoscenze tecniche per valutare i rischi, implementare misure preventive e gestire la sicurezza in modo efficace, sia in ambito scolastico che aziendale, assicurando il rispetto delle normative e la protezione delle persone presenti nelle strutture.

I corsi necessari per diventare un RSPP nelle scuole
Il percorso formativo per diventare RSPP, stabilito dagli Accordi Stato-Regioni del 7 luglio 2016, si articola in tre moduli propedeutici fondamentali: A, B e C. Si tratta, più nello specifico, di un iter studiato per garantire a chi ricopre tale ruolo, sia in qualità di personale interno che esterno, le competenze tecniche necessarie per una corretta gestione della sicurezza sul lavoro.
La formazione prevede un monte ore complessivo di almeno 100 ore, durante le quali i partecipanti affrontano sia aspetti teorici che pratici legati alla prevenzione dei rischi e alla protezione dei lavoratori. Tra le tematiche trattate, vi sono l’analisi dei rischi, le misure preventive e la gestione delle emergenze.
Per accedere al corso, è obbligatorio possedere almeno un diploma di scuola secondaria superiore.
Il Corso RSPP su Modulo A: costo, programma e a cosa serve
Il Corso RSPP Modulo A è un percorso formativo introduttivo della durata di 28 ore, indispensabile per chi intende ricoprire tale incarico.
Questo modulo fornisce le basi normative e organizzative necessarie per comprendere il quadro legislativo che disciplina la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Durante il corso, vengono approfonditi i principali riferimenti normativi e i meccanismi che regolano la gestione della sicurezza all’interno delle organizzazioni, ponendo le fondamenta per il percorso di formazione successivo.
L’accesso ai moduli avanzati richiede il completamento del Modulo A, che può essere seguito interamente online, offrendo ai partecipanti una gestione più flessibile del tempo. Il superamento di questo modulo rappresenta un credito formativo permanente, valido per tutta la carriera professionale dell’aspirante RSPP, senza necessità di rinnovo, fornendo così una solida base per lo sviluppo delle competenze future.
Il Corso RSPP su Modulo B
Il Corso RSPP Modulo B, della durata di 48 ore, si svolge esclusivamente in presenza e si focalizza sull’analisi dei rischi specifici nei diversi contesti lavorativi, in conformità con l’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, allegato A. Questo modulo approfondisce la gestione dei rischi comuni presenti nei vari settori produttivi, in modo da offrire una formazione completa e mirata.
L’accesso al Modulo B è subordinato al superamento del Modulo A e il percorso formativo ha una validità di cinque anni. Il programma è strutturato per fornire sia una preparazione teorica che pratica, permettendo ai partecipanti di sviluppare competenze che abbracciano la gestione del rischio in una vasta gamma di attività aziendali.
Alcuni settori produttivi, tuttavia, richiedono conoscenze più specialistiche a causa della complessità o della pericolosità dei rischi coinvolti. Per questo motivo, il percorso formativo prevede ulteriori moduli di specializzazione, specifici per quattro aree di rischio particolarmente complesse:
- Modulo B-SP1 – Agricoltura e Pesca (12 ore): affronta i rischi legati all’uso di macchinari pesanti, all’esposizione a pesticidi e ai pericoli del lavoro in ambienti acquatici o all’aperto;
- Modulo B-SP2 – Cave e Costruzioni (16 ore): si concentra sulla gestione dei rischi nell’estrazione mineraria e nelle costruzioni, inclusi crolli, incidenti con macchinari pesanti ed esposizione a polveri nocive;
- Modulo B-SP3 – Sanità Residenziale (12 ore): esamina i rischi negli ospedali e nelle case di cura, come la manipolazione di sostanze biologiche, il contatto con malattie infettive e le questioni ergonomiche;
- Modulo B-SP4 – Chimico e Petrolchimico (16 ore): analizza i rischi industriali in ambiti chimici e petrolchimici, comprese l’esposizione a sostanze pericolose, il rischio di esplosioni e le procedure di sicurezza.

Il Corso RSPP su Modulo C
Il Corso RSPP Modulo C, della durata di 24 ore, è progettato come un percorso di specializzazione per sviluppare competenze avanzate nelle aree organizzative e relazionali, fondamentali per chi assume il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il corso si concentra sulla gestione strategica della sicurezza sul lavoro, approfondendo aspetti chiave come la comunicazione efficace, la leadership e la gestione delle relazioni all’interno dell’organizzazione.
Per poter accedere al Modulo C, è obbligatorio aver completato i Moduli A e B, che forniscono le conoscenze normative e tecniche di base. Solo una volta acquisite queste competenze preliminari, i partecipanti possono proseguire con la formazione avanzata, che mira a fornire strumenti pratici per il coordinamento delle attività di prevenzione e protezione, nonché per l’interazione con il personale e i responsabili aziendali nel rispetto delle normative vigenti.
Perché scegliere come alternativa il Corso per Diventare Esperto Sicurezza e Formatore
Il “Corso Completo per Diventare RSPP e Formatore sulla Sicurezza” offerto da Kora Formazione è strutturato per fornire una preparazione tecnica e operativa a chi desidera specializzarsi nel campo della sicurezza sul lavoro.
Rivolto a chi possiede almeno un diploma di scuola secondaria superiore, il percorso formativo consente di acquisire le competenze necessarie per ricoprire i ruoli di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e Formatore Certificato.
Il corso ha una durata complessiva di 160 ore, articolate in modo da permettere ai partecipanti di ottenere rapidamente le certificazioni richieste. Entro tre mesi dal completamento del percorso, infatti, i candidati possono già iniziare a operare come RSPP, continuando nel frattempo il loro percorso verso la qualifica di Formatore.
Oltre alla formazione, Kora offre anche tutta una serie di strumenti utili per avviare e sviluppare una carriera nel settore. I partecipanti ricevono, infatti, un kit pratico per la gestione della sicurezza aziendale e l’accesso a una rete di contatti professionali attraverso il “Kora Club”.
Inoltre, viene fornito un ebook per orientare i nuovi professionisti nei loro primi passi lavorativi. Per aumentare la visibilità e la credibilità dei partecipanti, Kora formazione inserisce i profili certificati nel Registro KORA, offrendo anche opportunità di collaborazione tramite la piattaforma KoraNET.