Sicurezza sul lavoro: la Guida completa

caschi antinfortunistici di protezione su un muretto in un cantiere

La sicurezza sul lavoro rappresenta un elemento imprescindibile per ogni azienda, indipendentemente dal settore di appartenenza. Si tratta, più nel dettaglio, di un tema fondamentale che riguarda l’insieme delle azioni mirate a garantire l’incolumità dei lavoratori e del personale presente in un luogo di lavoro. 

Questo concetto comprende diverse attività, tra cui la prevenzione, che rappresenta una delle colonne portanti della sicurezza sul lavoro. Prevenire gli incidenti significa, infatti, ridurre drasticamente i rischi e creare un ambiente di lavoro più sicuro.

Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro è giuridicamente responsabile della salute e sicurezza sul lavoro all’interno della propria azienda e, in quanto tale, deve garantire l’applicazione delle misure preventive e operative previste dalla normativa vigente, nonché promuovere la formazione del personale con l’obiettivo di ridurre o eliminare i potenziali rischi per i lavoratori.

Ogni azienda con almeno un dipendente deve, infatti, adottare una politica di informazione e formazione sulla sicurezza aziendale, garantendone la corretta attuazione. 

L’indice di rischio, determinato dalla tipologia di azienda e dalla specificità delle mansioni lavorative, guida le misure preventive da adottare. La prima azione da compiere in questo contesto è la stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) che identifica tutti i potenziali rischi presenti in azienda e delinea le procedure necessarie per attuare misure di prevenzione e sicurezza adeguate, oltre a specificare i ruoli di coloro che devono realizzare e monitorare tali misure.

L’elaborazione del DVR rappresenta uno degli obblighi non delegabili del datore di lavoro. Esattamente come la nomina dell’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione).

Tra i principali obblighi del datore di lavoro ricordiamo:

  1. nominare il Medico competente (MC);
  2. designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dai luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
  3. fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale;
  4. prendere misure appropriate affinché solo i lavoratori che abbiano ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
  5. adempiere agli obblighi di informazione, formazione, addestramento;
  6. adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza;
  7. consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei casi previsti;
  8. aggiornare le misure di prevenzione;
  9. fornire al servizio di Prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a natura dei rischi, organizzazione del lavoro, programmazione e attuazione delle misure preventive e protettive, descrizione degli impianti e dei processi produttivi, i dati relativi alle malattie professionali, provvedimenti adottati da organi di vigilanza.

La normativa di riferimento

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, di salute e di prevenzione dei rischi bisogna sempre e comunque fare riferimento al TUSL, ovvero al Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modifiche e integrazioni).

Il dlgs 81/2008 rappresenta un passo avanti significativo rispetto alle norme precedenti, grazie a una maggiore chiarezza e razionalizzazione dei contenuti, oltre a un aggiornamento delle sanzioni per le violazioni. Ma, soprattutto, è una base normativa essenziale per tutte le aziende, fornendo linee guida chiare e dettagliate per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Tra le innovazioni più rilevanti del Testo Unico troviamo:

  • Identificazione dei rischi: il decreto richiede una valutazione approfondita dei rischi presenti in ogni ambiente di lavoro, per poter implementare misure preventive efficaci;
  • Riduzione del rischio: l’adozione di strategie e misure volte a minimizzare i rischi identificati è un elemento centrale del dlgs 81/2008;
  • Monitoraggio continuo: il decreto stabilisce l’obbligo di un monitoraggio costante delle misure di sicurezza adottate, per garantire che rimangano efficaci e aggiornate;
  • Strategia aziendale condivisa: il Testo Unico promuove l’elaborazione di piani di sicurezza che coinvolgano tutti i livelli aziendali, favorendo una cultura della sicurezza partecipativa e condivisa.

RSPP ed RLS si confrontano

Il ruolo dell’RSPP e dell’RLS

Nel contesto della sicurezza sul lavoro, l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e l’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) svolgono ruoli fondamentali, ciascuno con responsabilità e compiti specifici.

L’RSPP è una figura chiave che collabora strettamente con il datore di lavoro per gestire e monitorare le misure di prevenzione e protezione contro i rischi lavorativi. L’RLS, invece, rappresenta la voce e il punto di vista dei lavoratori sulla sicurezza e la salute sul lavoro. 

In altre parole, mentre l’RSPP si concentra sull’implementazione e la gestione tecnica delle misure di sicurezza, l’RLS garantisce che la voce dei lavoratori sia ascoltata e che le loro preoccupazioni siano prese in considerazione. 

Entrambe queste figure sono, perciò, indispensabili per creare un ambiente di lavoro sicuro e collaborativo, dove la salute e la sicurezza dei dipendenti siano aspetti prioritari.

L’RSPP: requisiti e mansioni

La nomina dell’RSPP è un obbligo indelegabile del datore di lavoro che, come previsto dall’articolo 31 del D.Lgs. n. 81/2008, può ricorrere sia ad una figura interna che ad una esterna, purché in possesso dei requisiti specifici previsti dalla normativa:

  • titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore;
  • attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (da aggiornare ogni 5 anni).

Le responsabilità dell’RSPP sono ampie e tecnicamente complesse, e prevedono:

  • identificazione dei fattori di rischio presenti nell’ambiente lavorativo;.
  • progettazione e implementazione di misure preventive e protettive;
  • sviluppo di procedure di sicurezza specifiche per le diverse attività svolte all’interno dell’azienda;
  • proposta di programmi di informazione e formazione rivolti ai lavoratori;
  • partecipazione attiva alle consultazioni riguardanti la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
  • obbligo di fornire ai lavoratori tutte le informazioni necessarie relative ai rischi inerenti le loro attività e alle misure di prevenzione adottate.

L’RLS: requisiti e mansioni

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura fondamentale per la tutela della salute e sicurezza all’interno dell’azienda. Sebbene non siano richiesti requisiti specifici, una volta eletto o designato, il rappresentante deve seguire un corso RLS di formazione iniziale della durata di 32 ore. 

Questo corso include 12 ore dedicate ai rischi specifici presenti in azienda e alle misure di prevenzione e protezione da adottare. Inoltre, l’RLS deve partecipare a corsi di aggiornamento periodici: 8 ore annuali per aziende con 50 o più lavoratori e 4 ore annuali per aziende con un numero di lavoratori compreso tra 15 e 50.

L’RLS ha un ruolo attivo e consultivo in molteplici aspetti della sicurezza aziendale. In particolare, le sue mansioni includono:

  • Accesso ai luoghi di lavoro: l’RLS può accedere a tutti i luoghi di lavoro per svolgere le proprie funzioni di controllo e verifica.
  • Consultazione preventiva: deve essere consultato preventivamente e tempestivamente dal datore di lavoro o dai dirigenti riguardo alla valutazione dei rischi e alle misure di miglioramento da adottare.
  • Partecipazione nelle designazioni: viene consultato sulla nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Medico Competente, degli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) e degli addetti alle emergenze.
  • Formazione dei lavoratori: l’RLS ha voce in capitolo nell’organizzazione della formazione dei lavoratori riguardo alla sicurezza.
  • Ricezione di informazioni: riceve informazioni e documentazione relative alla valutazione dei rischi e le comunicazioni provenienti dai servizi di vigilanza.
  • Formazione continua: è tenuto a ricevere una formazione e un aggiornamento adeguati per svolgere al meglio le sue funzioni.
  • Promozione di misure preventive: promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione di misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
  • Partecipazione alle riunioni periodiche: partecipa attivamente alle riunioni periodiche sulla sicurezza.
  • Proposte di prevenzione: fa proposte relative alle attività di prevenzione dei rischi.
  • Segnalazione dei rischi: avverte il responsabile dell’azienda sui rischi individuati nel corso della sua attività.

operai al lavoro con delle tubature

Come diventare RSPP?

Fermo restando il possesso dei requisiti previsti dal DL n. 81/2008 (titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore), per diventare RSPP (sia interno che esterno) è necessario seguire un percorso formativo per ottenere l’attestato di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che prevede 3 moduli propedeutici (A, B e C) della durata complessiva di 100 ore.

Ricordiamo che si tratta di una figura professionale che deve necessariamente essere presente in tutte le aziende con almeno un dipendente in pianta organica e la cui nomina spetta, in maniera inderogabile, al datore di lavoro. 

Nel dettaglio, il corso RSPP è così strutturato:

  • Corso RSPP Modulo A (base) della durata di 28 ore: è essenziale per comprendere a fondo le normative e le strutture che regolano la salute e la sicurezza sul lavoro e può essere seguito interamente online; 
  • Corso RSPP Modulo B (comune) della durata di 48 ore: è disponibile solo in presenza e il programma si concentra sulla natura dei rischi nei vari ambienti di lavoro e nelle specifiche attività lavorative. Tuttavia, pur essendo valido per quasi tutti i settori produttivi, per quattro aree specifiche con rischi elevati è necessaria un’ulteriore formazione con moduli di specializzazione: Modulo B-SP1 – Agricoltura e Pesca (12 ore); Modulo B-SP2 – Cave e Costruzioni (16 ore); Modulo B-SP3 – Sanità Residenziale (12 ore); Modulo B-SP4 – Chimico e Petrolchimico (16 ore).
  • Corso RSPP Modulo C (specializzazione) della durata di 24 ore: è progettato per affinare le competenze gestionali e relazionali.

Aggiornamento RSPP

L’RSPP, indipendentemente dal fatto che si tratti di un dipendente interno o di un professionista esterno, è tenuto a partecipare a corsi di aggiornamento periodici della durata di 40 ore (disponibile interamente online) entro cinque anni dall’abilitazione iniziale o dall’ultimo aggiornamento.

Gli stessi sono così strutturati:

  • Aggiornamenti normativi: Novità legislative in materia di sicurezza sul lavoro, Modifiche e integrazioni al D.Lgs. 81/08;
  • Nuove tecniche di valutazione dei rischi: Strumenti e metodologie innovative, Valutazione dei rischi emergenti;
  • Tecniche avanzate di prevenzione e protezione: Tecnologie di sicurezza di ultima generazione, Soluzioni innovative per la prevenzione degli infortuni;
  • Gestione delle emergenze: Aggiornamenti sui piani di emergenza e procedure di evacuazione, Tecniche avanzate di gestione delle crisi;
  • Comunicazione e sensibilizzazione: Strumenti e strategie per la formazione continua dei lavoratori, Metodologie di comunicazione efficace e coinvolgimento del personale;
  • Case studies e best practices: Analisi di casi reali, Condivisione di esperienze e soluzioni efficaci.

Stipendio RSPP

Lo stipendio di un RSPP dipende dalle dimensioni e dal tipo di rischio dell’azienda, dalla regioni in cui si trova e anche dal tipo di formazione e di specializzazione conseguite dal professionista.

Orientativamente, un RSPP può guadagnare dai circa 2.646 euro lordi mensili di inizio carriera fino a circa 4.375 euro lordi mensili, con uno stipendio annuo che varia dai 31.750 euro lordi (paga oraria lorda 19,69 euro) ai 52.500 euro lordi (paga oraria lorda 26,92 euro). 

In altri termini, si va dai circa 1.747 euro netti mensili di inizio carriera ai circa 2.518 euro netti mensili di fine carriera, con uno stipendio annuo che compreso tra i 20.959 euro netti (paga oraria netta 11,93 euro) e i 30.220 euro netti (paga oraria netta 15,32 euro).

Stipendio Lordo MensileStipendio Netto MensileStipendio Lordo AnnuoStipendio Netto Annuo
Inizio Carriera€2.646€1.747€31.750€20.959
Fine Carriera€4.375€2.518€52.500€30.220
Stipendio mensile e annuo dell’RSPP

RSPP datore di lavoro: quando può farlo 

Al di là di quello che abbiamo detto finora, la normativa prevede la possibilità anche per il datore di lavoro di ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), sebbene solo in determinati casi.

I casi in cui il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri dell’SPPR (Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi), di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi e di evacuazione sono disciplinati dall’articolo 34 del decreto legislativo n. 81/2008.

Nello specifico, lo stesso può ricoprire il ruolo di RSPP unicamente nelle seguenti tipologie di aziende:  

  • aziende artigiane e industriali fino a 30 dipendenti;
  • aziende agricole e zootecniche fino a 30 dipendenti; 
  • aziende della pesca fino a 20 dipendenti;
  • altre aziende fino a 200 dipendenti.

Esistono, tuttavia, dei casi in cui il datore di lavoro non può assolutamente ricoprire il ruolo di RSPP

  • centrali termoelettriche;
  • impianti e nei laboratori nucleari;
  • aziende per la fabbricazione e il deposito di esplosivi, polveri e munizioni;
  • aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
  • industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
  • strutture di ricovero e cura, sia pubbliche che private, con oltre 50 lavoratori.

Corso RSPP-DL e aggiornamento RSPP

Il ruolo di RSPP-DDL (o DL-SPP, Datore di Lavoro che svolge direttamente i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione) comporta una serie di obblighi per il datore di lavoro il quale, oltre a gestire le responsabilità legate alla sicurezza, dovrà, infatti, seguire anche un percorso formativo specifico per acquisire le necessarie competenze.  

Il corso RSPP per datore di lavoro è strutturato in 4 moduli adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative, la cui durata dipende dal livello di rischio dell’azienda (sulla base del codice ATECO), così come previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011: 

Allo stesso modo, l’RSPP-DDL è tenuto a seguire dei percorsi di aggiornamento con cadenza quinquennale, la cui durata è legata anche in questo caso al livello di rischio dell’azienda:

  • Rischio Basso: 6 ore;
  • Rischio Medio: 10 ore;
  • Rischio Alto: 14 ore.

Qual è il miglior corso per diventare Formatore certificato in sicurezza sul lavoro?

La scelta del miglior corso per diventare Formatore certificato in sicurezza sul lavoro può essere complessa, vista la varietà di opzioni disponibili. Non tutti i corsi offerti sul mercato sono riconosciuti o completi, e non tutti sono tenuti da professionisti o esperti del settore. È fondamentale, quindi, selezionare un programma che garantisca una formazione di qualità, certificata e aggiornata.

Ad ogni modo, tra tutti i corsi attualmente disponibili sul mercato, il corso di Kora Formazione si distingue come la scelta migliore per coloro che aspirano a diventare Formatori certificati in sicurezza sul lavoro. 

Rivolto a RSPP, ASPP e datori di lavoro che ricoprono l’incarico di RSPP e desiderano svolgere attività di formazione, il corso ha una durata complessiva di 24 ore e può essere seguito interamente online, offrendo ai partecipanti importanti vantaggi: massima flessibilità, accesso 24/7 al materiale didattico, supporto online da parte di esperti del settore e materiali aggiornati con le ultime normative.

operai al lavoro

Diventare RSPP e Formatore certificato in sicurezza sul lavoro

Kora Formazione offre anche un corso per diventare “RSPP e Formatore certificato in sicurezza sul lavoro” della durata di 160 ore che permette ai partecipanti di ottenere i primi incarichi come RSPP già dopo tre mesi, mentre proseguono il percorso per diventare Formatori certificati a tutti gli effetti.

Ma, soprattutto, la proposta formativa di Kora non si limita alle certificazioni necessarie per l’abilitazione professionale, ma include anche una serie di bonus esclusivi:

  • Kit strategico esperto sicurezza: un pacchetto di strumenti essenziali per la gestione della sicurezza sul lavoro in azienda (Modello DVR semplificato, Lettera di incarico, Checklist azienda sicura); 
  • Accesso esclusivo a “Kora club”: per condividere esperienze, ricevere supporto e crescere professionalmente grazie all’interazione di discenti che seguono lo stesso percorso;
  • Ebook “Primi passi nel mondo della sicurezza”: una guida completa per avviare la professione di RSPP e scoprire come trovare i primi clienti, come far crescere la propria attività e farti notare come professionista;
  • Qualifica “Esperto Kora certificato”: inserimento del proprio profilo nel Registro KORA Formazione come Esperto Kora Certificato e creazione di una pagina web sul sito di Kora nella quale gli abilitati saranno presentati come esperti e professionisti, per aumentare la propria visibilità e autorevolezza;
  • Accesso a KoraNET: un vero e proprio “acceleratore di successo” grazie al quale si avrà l’opportunità tangibile di iniziare da subito a lavorare collaborando direttamente con Kora.

Perché scegliere Kora Formazione?

Scegliere l’ente formatore giusto può fare la differenza tra un percorso formativo efficace e uno mediocre. Kora Formazione si distingue nettamente nell’ambito dell’affollato mondo della sicurezza sul lavoro, con una prospettiva completamente innovativa che la rende la scelta ideale per gli operatori del settore o per gli aspiranti tali.

Kora Formazione offre, infatti, corsi strutturati con attenzione ai dettagli e una durata adeguata a coprire tutti gli aspetti fondamentali della sicurezza sul lavoro. Ma, soprattutto, si distingue per la sua qualità e professionalità, offrendo un percorso formativo completo e supporto continuo, che vanno ben oltre il semplice rilascio di un attestato.

Kora Formazione è rinomata per la qualità dei suoi corsi, che sono riconosciuti e accreditati a livello nazionale. I programmi formativi sono sviluppati da esperti del settore, con contenuti sempre aggiornati con le ultime novità legislative e best practice. Inoltre, Kora non abbandona i propri studenti, bensì li guida nel loro inserimento nel mondo del lavoro, fornendo loro consigli pratici e il necessario orientamento professionale. 

Kora Formazione offre percorsi formativi che coprono tutte le esigenze dei professionisti della sicurezza sul lavoro. Dalla formazione iniziale per nuovi RSPP, RLS e ASPP ai corsi avanzati per formatori, ogni programma è progettato per fornire competenze pratiche e applicabili. La varietà e la completezza dei corsi permettono ai partecipanti di crescere continuamente e di aggiornarsi costantemente, mantenendo un alto livello di competenza.

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